Interessante argomentazione nata ieri sera di fronte a delle Radler …
La fusione nucleare consuma idrogeno (risorsa praticamente infinita), in piccolissime quantità, per produrre enormi quantità di energia, secondo la nota equazione E=mc².
La reazione è quella che avviene nelle stelle e forma un ciclo chiuso che produce pochissime radiazioni (neutroni che comunque danneggerebbero solo le strutture del reattore) e scorie radioattive (trizio).
Dato il suo carattere immensamente esoergonico, la fusione è stata sfruttata finora solo in applicazioni belliche, in maniera incontrollata.
Il sogno dell’umanità è poter utilizzare la fusione controllata per produrre energia pulita, sicura, inesauribile e a basso costo.
Le difficoltà sono enormi e richiedono nuove tecnologie, materiali, esperienza.
Tre sono le sfide: accendere la fusione, mantenerla confinata, ricavarne energia.
Due sono gli approcci principali:
1) Sfruttando il confinamento magnetico, dove la fusione del plasma di particelle cariche avviene in un sistema toroidale vuoto, confinato mediante magneti. Il progetto ITER (consiglio di visitarne il sito), portato avanti dall’UE ne è un esempio.
2) Sfruttando il confinamento inerziale, un esempio è la National Ignition Facility, di cui si parla nel video tratto da Superquark del 19/08/2010, progetto portato avanti dagli USA. Qui si sfruttano potenti laser che sono concentrati su una piccolissima quantità di “combustibile” in modo da generare la pressione e temperatura necessarie (quelle all’interno del sole!).
La fusione nucleare (del sole) è la fonte di energia che ha reso possibile la vita (fotosintesi) e la stiamo già sfruttando con i pannelli solari.
Fonti: Wikipedia – LegaNerd – Superquark
Input: Andrea (er Pilli)
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