Mi è capitato di dover sbloccare una situazione imposta dal limite di una vecchia tecnologia, quindi mi faccio il solito appunto per non dimenticare.
Cos’è un file PST: http://en.wikipedia.org/wiki/Personal_Storage_Table
Microsoft Outlook fino al 2002 generava ed utilizzava un archivio di posta PST in formato ANSI ora identificato come “File delle Cartelle Personali di Outlook 97-2002”.
Questo imponeva dei limiti nell’archivio: non doveva superare i 2 gigabyte (questo è stato il problema da risolvere) e non poteva contenere più di 65.000 elementi per cartella (16.000 per versioni di Outlook più vecchie).
Dal 2003 in poi lo standard è diventato il formato PST Unicode, che sposta il limite dell’archivio a 20 gigabyte, adattandosi meglio alle attuali esigenze.
La parte “delicata” è convertire un archivio da ANSI a Unicode.
Esistono molti tool a pagamento o meno che permettono di farlo, ma Microsoft non ne ha mai rilasciato uno ufficiale.
Personalmente ho optato per la soluzione manuale, forse più lunga ma controllata.
- Andiamo a creare un nuovo file dati PST ovviamente in formato Unicode;
- Creiamo al suo interno le cartelle di cui necessitiamo: Posta in arrivo, Posta inviata, Bozze, ecc ;
- Trasciniamo una alla volta, le cartelle di posta originali sopra quelle nuove create, utilizzando il tasto destro del mouse.
Una volta rilasciata la cartella apparirà un menu che chiede se vogliamo copiare o spostare gli elementi della cartella (io li ho copiati); - Finita l’operazione di copia (può metterci molto in proporzione all’archivio) agganciamo l’account di posta al nuovo file PST in modo da andare ad integrare la nuova posta. Volendo si può cancellare il vecchio archivio.
Spero sia inutile dire che prima di fare qualsiasi prova, BISOGNA fare un backup del PST da convertire.
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