30 ott 2011

Gestire HotSpot a costo zero …

Mi è capitato di approcciarmi alla realizzazione di un HotSpot.

Cos’è un hotspot?

Con il termine Hotspot ci si riferisce comunemente a un'intera area dove è possibile accedere su Internet in modalità senza fili (detto appunto collegamento wireless), attraverso l'uso di un Router collegato a un provider di servizi Internet, dove attualmente lo standard più diffuso in questo ambito è il Wi-Fi.
Più precisamente, in informatica il termine indica un'area dove un provider di accesso per rete di tipo wireless consente di collegarsi.

Nell'accezione generica del termine è possibile trovare ormai Hotspot per accedere ad Internet in ristoranti, stazioni ferroviarie, aeroporti, librerie, alberghi, centri commerciali ed in moltissimi altri luoghi aperti al pubblico. Anche diverse amministrazioni locali hanno avviato un piano di accesso pubblico e spesso gratuito, principalmente attraverso il progetto della Rete Civica.

Tuttavia, in Italia si possono individuare ancora pochi punti di accesso realmente gratuiti per accedere alla Rete in questa modalità. Dal punto di vista economico, le tipologie di accesso sono molteplici ma la maggior parte degli esercizi pubblici mette a disposizione il proprio Hotspot dietro pagamento di tariffe a gettone, che dipendono dal tempo di collegamento del client piuttosto che dall'effettivo uso delle risorse di rete.

Per questo motivo, unitamente ad una legislazione particolarmente restrittiva ancora oggi non del tutto superata, in Italia questo tipo di servizio si è diffuso tutto sommato in misura ridotta e solo di recente, rispetto alle medie europee.

Fonte: Wiki

La cosa più semplice in questi casi è quella di appoggiarsi ad una azienda che cura il servizio, lasciando all’utente solo la verifica dei dati generati e le possibili personalizzazioni.
Queste soluzioni hanno molti pro e un solo contro: costano. Quindi per capire se un HotSpot era la giusta soluzione, a scopo didattico senza particolari investimenti economici, ho provato a “montarne” uno a costo zero.

Cosa serve:

- Router compatibile con DD-WRT

- DD-WRT

- HotSpotSystem.com

- OpenDNS

 

Predisposizione del router:

In commercio esistono moltissimi router wireless compatibili con DD-WRT. Tra i più economici segnalo il D-Link DIR-300.
La prima operazione sarà quella di caricare DD-WRT sul router al posto del firmware originale.
Salvo modelli particolari, di solito basta recarsi alla sezione del router per aggiornare il firmware e caricargli l’immagine di DD-WRT dedicata al vostro dispositivo.

 

Setup di DD-WRT:

Una volta raggiunta l’interfaccia all’indirizzo http://192.168.1.1, andremo ad attivare il servizio su:

Services > Hotspot > Enable Hotspot System


Registrazione Hotspot System:

Per poter compilare i semplici campi richiesti (in figura), sarà necessario registrarsi presso http://hotspotsystem.com , questo sito si occupa di gestire e tracciare le sessioni degli utenti e permette di personalizzare il servizio a 360° (pagina iniziale, sessioni, reindirizzamenti, ecc).

Quindi HotSpotSystem ricopre i tre ruoli principali che servono ad un HotSpot:

- Captive Portal

- Server Radius

- Server Web


Una volta compilato Operator Username (nome con cui ci si è registrati nel sito) e Location ID (identificativo dell’hotspot, es: 1, casa, bar, .. serve all’utente per identificare l’hotspot quindi potete scrivere quello che volete), spuntate Special Settings per abilitare Login on Splash Page.

Finita la configurazione entro una decina di minuti dovrebbe arrivarvi una mail che avvisa l’avvenuta attivazione dell’Hotspot.

A questo punto avrete l’Hotspot funzionante con la possibilità di iniziare a personalizzarvi pagina di login, sessioni e controllare lo storico degli accessi.
Ma credo manchi qualcosa di molto utile, e cioè la gestione dei DNS che andrete ad usare, potendo scegliere che genere di contenuti rendere fruibili e quali invece andare a bloccare.
Operazioni semplici e gratuite offerte da OpenDNS.

 

Registrazione e abilitazione OpeDNS:

Dopo essersi registrati presso un account free su http://opendns.com potremo recarci nella schermata di controllo per decidere i contenuti da bloccare.

opendns

Una volta terminati i settaggi sul sito dovremo andare a specificare su DD-WRT l’utilizzo degli OpenDNS:

Setup > Basic Setup > Network Address Server Settings (DHCP)

dnsips

Inoltre dovremo integrare l’istruzione strict-order su Additional DNSMasq Options che troveremo in Services.

dnsmasq

----------

Dopo tutti questi passaggi avrete un sistema che riassumendo un pochino funzionerà circa così:

1) Un dispositivo (Notebook, cellulare, ecc) rileva la rete senza protezioni;

2) Ci si connette quindi senza inserire nessuna password;

3) Per iniziare a navigare si dovrà fare una prima registrazione dove il proprietario del HotSpot deciderà che informazioni chiedere e quali eventualmente rendere obbligatorie;

4) Il dispositivo viene registrato sul server remoto di HotSpoSystem che gli rilascia un indirizzo IP e lo inoltra al sito desiderato dall’utente;

5) L’utente potrà vedere solo i siti permessi dalla impostazioni di OpenDNS;

6) La volta successiva, il dispositivo viene riconosciuto durante la connessione e viene richiesto solo un Ok sulle condizioni generali di servizio;

7) il proprietario dell’HotSpot ha poi la possibilità di monitorare il tutto sui pannelli di gestione dei relativi servizi.

----------

P.S.: Per il D-Link DIR-300 non scaricare l’ultima versione del firmware di DD-WRT (14896), perchè la parte di HotSpotSystem è buggata (io ho usato la 14311 sotto consiglio di HSS)…

1 commento:

  1. Ciao, ho seguito la tua guida con interesse ma non capisco però come si fa a collegare il dir-300 ad un modem router in modo da poter sfruttare la connessione internet. Io ho un dsl-2640r a cui vorrei collegare il dir-300 così come hai detto tu... Ho impostato il dir-300 come hai scritto ma non c'è verso di navigare... Suggerimenti?

    RispondiElimina